Una “carta” per aiutare le fasce più deboli

Presentato a Nocera il progetto dell’Asl Salerno 1

in collaborazione con l’associazione San Pantaleone

 

“Ed ora ne sappiamo qualcosa di più”. Così potremmo sintetizzare i commenti rilasciati dai molti partecipanti al seminario sui servizi offerti dalla Asl Salerno 1, organizzato dalla San Pantaleone con la collaborazione della Asl e del quotidiano “La Città”.

Il titolo dell’incontro è stato "Vivere meglio. I servizi socio-sanitari dalla parte del cittadino", e si è tenuto giovedì scorso all’interno della Galleria Maiorino a Nocera Inferiore, dove ha sede la San Pantaleone.

Pienamente raggiunto il risultato di aumentare l’informazione dei cittadini sui reali servizi socio-sanitari offerti dai singoli distretti sanitari. Ottimo il confronto tra le associazioni di volontariato e di categoria intervenute e rappresentanti del mondo sanitario. Ad illustrare gli argomenti della serata i direttori dei distretti sanitari Fezza del n.94), Borgherese in rappresentanza del dirigente del 96 bis; Anna Castaldo (del n.96), Gianluigi Ferrigno (n.95), e i responsabili dei settori riabilitazione, Ciro Gallo; anziani, Tommaso Genovese; Antonio Russo dei servizi sociali e il rappresentante del dirigente il servizio di psichiatria. E’ intervenuto anche Raffaele Ferraioli, manager dell’Asl Salerno 1. Ha moderato l’incontro il giornalista Salvatore De Napoli.

Ferraioli ha ricordato che sarà suo preciso impegno avvicinare sempre più i servizi della sua Asl alle necessità dell’utenza. Una prima proposta sarà quella di far seguire le dismissioni ospedaliere da una lettera al medico di base, dove si traccia il profilo sanitario del paziente e si consigliano le cure da far seguire. Stessa prassi anche per le normali visite specialistiche.

Durante il suo intervento il presidente della San Pantaleone, Luigi Celestre Angrisani, ha sottolineato come in passato si sono visti prevalere le ragioni della burocrazia e del mero calcolo contabile sulle esigenze della gente, degli utenti, specie se questi appartenevano alle fasce più deboli della popolazione. “Con questo seminario –ha ricordato Celestre Angrisani- abbiamo voluto raggiungere una prima tappa di un percorso che avvicini sempre più i servizi socio sanitari ai bisogni dell'utenza. In questo settore si gioca una parte fondamentale di quella che una volta si definiva “qualità della vita”. La salute, fisica e psicologica, rappresenta una delle maggiori preoccupazioni del cittadino. Far conoscere loro i propri diritti, i servizi di cui possono usufruire, i principi su cui è organizzata la gestione di ciò che riguarda la loro salute, è parte fondamentale di questa società più civile. In tal senso la disponibilità e la sensibilità dimostrate anche per questo appuntamento, dal nuovo direttore generale della Asl Sa1 e dai direttori dei distretti della stessa Asl sono una dimostrazione concreta non solo del fatto che qualcosa è cambiato, ma soprattutto che molto, ancora, potrà cambiare. Ponendo sempre, prima di qualsiasi altro valore, l’interesse del cittadino".

Protagonisti dei lavori sono stati soprattutto le associazioni di volontariato, quelle dei medici, infermieri, i rappresentanti delle pubbliche amministrazioni, semplici cittadini.

carlo.cascone@libero.it