9  settembre  1999

 

Vacanze raccapriccianti

 

Quella che sta per finire è stata, purtroppo, un’estate costellata da raccapriccianti storie di soprusi, discriminazioni e disagi per i portatori di handicap che cercavano di trascorrere in pace le proprie vacanze al mare o in montagna.

Storie che non possiamo non denunciare con sdegno dalle  colonne della nostra Rubrica che già ha riportato i  casi più gravi.

Disabili in carrozzella costretti a viaggiare nel garage del traghetto  per la mancanza, sulla motonave, di apposite rampe di collegamento con i piani superiori riservati ai passeggeri. O ancora giovani con la sindrome di Down  respinti dall’aereo su cui si erano regolarmente imbarcati per raggiungere la meta delle loro vacanze per la presunta mancanza di un’autorizzazione medica.

Tra le tante storie  rese note dai mass media (non osiamo pensare a tutte quelle non portate alla ribalta della cronaca) vi è quella sconvolgente di un disabile molestato sulla spiaggia da un giovane balordo e difeso solo da un altro portatore di handicap, un poliomelitico dalla nascita, che nonostante la non perfetta efficienza di un braccio e di una gamba ha cercato di allontanare il molestatore.

E’ successo a Ferragosto su un’affollata spiaggia di Genova, a Voltri, sotto gli sguardi indifferenti ed inermi di una folla di bagnanti impegnati a rilassarsi al sole immersi in libri e riviste, incuranti di quello che accadeva sotto un ombrellone a pochi metri di distanza dalle loro sdraio.

 La vittima di turno, Riccardo, immobile sulla sua sedia a rotelle, era circondato da un gruppetto di ragazzi che dopo averlo tempestato di gavettoni con secchi colmi d’acqua, hanno cominciato a buttargli addosso diverse manciate di sabbia.

Solo all’inizio si poteva pensare che fosse un gioco. Mentre in  realtà si trattava di stupidi e sadici scherzi tutt’altro che graditi al poverino che non aveva avuto neanche il tempo di gridare aiuto. A questo punto l’unico dei bagnanti che si è alzato dalla sua poltroncina  per intervenire in difesa del ragazzo è stato Mario G., un disabile di 38 anni,  che nonostante le sue gravi malformazioni al braccio ed alla gamba destra si è avvicinato per rimproverare i ragazzini terribili ed ha subito ricevuto un pugno sul viso da uno di quelli che continuavano a beffeggiare Riccardo.

Solo allora la bagnina, Patrizia, fino a quel momento impegnata a sistemare sedie ed ombrelloni altrove, ha chiamato il 113 con il telefonino cellulare per far mettere fine a quella che stava diventando una vera e propria rissa contro due portatori di handicap. Alla fine il diciassettenne “torturatore”, fermato ed interrogato dalla polizia ha candidamente ammesso di aver sferrato il colpo contro il poliomelitico e ha confermato che tutto era nato per quelli che lui ha definito come “semplici scherzi”. Scherzi che hanno mandato all’ospedale Mario col naso sanguinante ed il volto gonfio per i colpi e il giovane  Riccardo diritto a casa, nella sua cameretta, in preda a crisi depressive.