Parcheggi ai disabili? Spazio ai soliti furbi

Boom delle richieste nelle zone dove la sosta si paga.

A subire però sono soltanto i veri handicappati

 

Il parcheggio per i disabili? Una sorta di raggiro per i più furbi. In tutta Italia, con il crescere delle chiusure dei centri storici al traffico automobilistico e con l’istituzione dei parcheggi a pagamento, aumentano a dismisura le autorizzazioni alla sosta riservata e personalizzata per portatori di handicap.

Il caso è scoppiato a Cefalù, splendida località balneare siciliana. In questo centro della Trinacria le autorizzazioni per la sosta delle auto con portatori di handicap sono passate da 7 a 265, subito dopo la chiusura al traffico automobilistico del centro storico cittadino. In questi casi a farne le spese sono i veri e propri disabili, anche perché nonostante la proliferazione delle aree loro riservate, il rispetto della normativa sul numero sui posti auto per disabili (1 ogni 50 o frazione di essa disponibili sul territorio) non riescono a parcheggiare perché occupati da coloro che effettivamente non ne avrebbero diritto, nonostante abbiano il contrassegno. A questo va aggiunto che spesso i posti auto sono personalizzati e di conseguenza un portatore di handicap che si reca in un quartiere diverso dal suo, trova grandi difficoltà nel sostare.

Come al solito anche la provincia di Salerno brilla per numero di furbi, che si fanno rilasciare questi permessi personalizzati sottraendo lo spazio a chi ne ha veramente bisogno. Un esempio è a Nocera Inferiore. Da quando sono stati istituiti i parcheggi a pagamento si è registrato un aumento vertiginoso dei permessi con tanto di posto riservato: ovviamente personalizzato. Il Dpr 495 del 92, aggiornato nel 1999, al comma 2 dell’articolo 381 recita testualmente riguardo alla concessione delle autorizzazioni che sono rilasciate dal sindaco “Per la circolazione e la sosta dei veicoli a servizio delle persone invalidi con capacità di deambulazione sensibilmente ridotta” e ai non vedenti. In effetti bisogna avere un grave handicap per aver diritto al “contrassegno invalidi”. In più, lo spirito della legge è quello di assicurare la mobilità e la sosta a tutti i disabili, senza vincoli di indirizzo e prevede i posti riservati personalizzati solo in rari e eccezionali casi (comma 5 dello stesso articolo). Questi casi, da eccezionali, sono diventati spesso la norma. Ritorniamo a Nocera Inferiore, dove la quasi totalità dei posti per portatori di handicap sono personalizzati, soprattutto nella zona centrale, dove ci sarebbe più bisogno di disponibilità di aree per la sosta.

Un maggiore controllo nelle concessioni delle autorizzazioni eviterebbe i furbi che danneggino i veri disabili.

Un’altra soluzione che potrebbe essere adottata è quella in vigore a Benevento, dove con un accordo con il sodalizio di volontariato “People Handicap’s Association” si consente ai titolari del contrassegno per invalidi di poter parcheggiare gratuitamente anche nelle aree a tariffazione, le cosiddette zone blu. Questo avvantaggerebbe i portatori di handicap, assicurando loro un’effettiva mobilità nelle città.

Carlo.Cascone@libero.it